IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
  Visto  che  il  consiglio  comunale  di  Gioia  del  Colle  (Bari),
rinnovato nelle consultazioni elettorali del 12 maggio 1991, presenta
forme di condizionamento da  parte  della  criminalita'  organizzata,
rilevate dalla relazione inoltrata dal prefetto di Bari;
  Constatato  che  tali  forme  di  condizionamento  compromettono la
libera determinazione  dell'organo  elettivo  ed  il  buon  andamento
dell'amministrazione comunale di Gioia del Colle, nonche' il regolare
funzionamento  dei  servizi  alla  medesima affidati, determinando la
deviazione dell'amministrazione locale dai criteri di legalita';
  Constatato,   altresi',   che   la   permeabilita'   dell'ente   ai
condizionamenti  esterni  della criminalita' organizzata arreca grave
pregiudizio allo  stato  della  sicurezza  pubblica  e  determina  lo
svilimento   delle  istituzioni  e  la  perdita  di  prestigio  e  di
credibilita' degli organi gestionali;
  Ritenuto che, al fine di rimuovere la causa del grave  inquinamento
e  deterioramento  dell'amministrazione comunale, si rende necessario
far luogo allo scioglimento degli organi ordinari del comune di Gioia
del Colle, per il ripristino dei principi democratici e  di  liberta'
collettiva;
  Visto   l'art.   1  del  decreto-legge  31  maggio  1991,  n.  164,
convertito, con modificazioni, dalla legge 22 luglio 1991, n. 221;
  Vista la proposta del Ministro dell'interno, la  cui  relazione  e'
allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante;
  Vista  la  deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella
riunione del 7 settembre 1993;
                              Decreta:
                               Art. 1.
  Il consiglio comunale di Gioia del Colle (Bari) e' sciolto  per  la
durata di diciotto mesi.